Spesso i boschi dei Nebrodi (50 mila ettari di faggi e querce in gran parte all’interno di un parco naturale) sono cintati da reti altissime, e basta accostarsi ad esse quando un piccolo branco di suini grufola nelle vicinanze, per comprenderne la ragione. Infatti questi animali – molto più simili a cinghiali selvaggi sia nelle fattezze sia nelle abitudini – non hanno nulla di mansueto e di domestico. Di taglia piccola e mantello scuro (caratteristica delle razze suine autoctone italiane), i suini Neri dei Nebrodi sono allevati allo stato semibrado e brado in ampie zone adibite a pascolo: solo in concomitanza con i parti si ricorre all’integrazione alimentare.
Il consiglio dello Chef:
Le Casarecce con pesto di pistacchi di Bronte e pancetta di suino nero dei Nebrodi appartengono a quella categoria di ricette in cui facilmente si può gustare la differenza che passa tra un “buon piatto” e “un piatto memorabile”. Il motto recita che il “diavolo si nasconde nei dettagli” e in questo caso i dettagli sono raffigurati nei pistacchi di Bronte e nella pancetta di suino nero dei Nebrodi. Sapori e profumi intensi e persistenti accompagneranno ogni singolo boccone per cui preparatevi a tante richieste di bis.
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