La cassata siciliana è la regina della pasticceria dell’Isola. Lo diciamo senza troppi preamboli né funambolici giri di parole. E ci spingiamo oltre, affermando che si tratta di è uno dei migliori dolci dell’Italia intera. È conosciutissima a livello internazionale e invidia del mondo intero.
La tradizione vuole che le monache siciliane preparavano il dolce soltanto per il periodo pasquale. È quanto si desume da un documento ufficiale del primo sinodo dei vescovi siciliani a Mazara del Vallo del 1575. Lì si afferma espressamente che la cassata è un dolce irrinunciabile durante le festività. Sarebbe stato un “peccato” gravissimo non mangiarla. Il motivo della forma e della decorazione con la zuccata va ricercato nel lavoro del pasticciere palermitano Salvatore Gulì in occasione di una manifestazione che si tenne a Vienna nel lontano 1873. Gulì aveva un laboratorio nel centralissimo corso Vittorio Emanuele a Palermo.
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