La sarda è il caratteristico pesce azzurro, molto pescoso nei nostri mari, un pesce economico, conosciuto infatti da sempre con il nome di ‘pesce povero’. La sarda è un pesce relativamente piccolo, somiglia al cugino tonno a causa del suo corpo prolungato, mentre si distingue dall’alice perché più appiattita e ricoperta di squame. È un pesce di migrazione perché ama le temperature calde, quindi l’estate è presente nella zona litoranea mediterranea, l’autunno invece è pronto a spostarsi verso i mari del sud. La sarda è una delle varietà di pesce che forse più delle altre si abbina con la Sicilia in quanto per lungo tempo è stato il pesce che le famiglie meno agiate mangiavano con regolarità, le antiche famiglie dei pescatori, è per questo che nella tradizione siciliana ritroviamo molti piatti a base di questo alimento.
Il consiglio dello Chef:
Le sarde a beccafico (“sardi a beccafico “) sono una tipica ricetta siciliana. Si tratta di una preparazione a base di sarde, particolarmente legata al territorio palermitano, ma diffusa, con alcune varianti, anche nel messinese e nel catanese. A seconda dell’area di riferimento, si rintracciano alcune differenze. Le sarde a beccafico alla palermitana sono involtini ripieni di un composto a base di pangrattato, aglio, prezzemolo, pinoli e uva sultanina, che si cuociono in forno. Nel messinese, il ripieno include anche i capperi e la cottura avviene mediante frittura. Nella versione catanese, si aggiunge il caciocavallo e le sarde non si arrotolano: sono disposte una sopra l’altra, a due a due, quindi impanate e fritte. C’è anche un’ulteriore versione, sempre a involtino, che si infilza sullo spiedo e include anche il caciocavallo nel ripieno.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.